Scoprendo Helen

Joshua Simmons

Arrivai alla biblioteca nell'orario con meno affluenza di studenti, e ringraziai dentro di me per quella fortuna: non volevo puntare tutti sguardi curiosi su di me.
Salii le scale fino ad arrivare nel piano dei tomi antichi. Mi avvicinai ad un pc ed inserii le parole chiave "Helen", "fondatrice", "C.P.P" e "biografia". Aspettai alcuni istanti che il computer elaborasse i dati, e mi venne indicato un libro che si trovava nello scaffale 3. Uscii dalla schermata e mi diressi al punto in cui trovaii quello che cercavo: "Storia dei fondatori del C.P.P. - Helen E. e Frank M."
Grandioso! Pensai.
Guardai l'orologio sulla parete in alto. Audrey non sarebbe arrivata tanto presto. Decisi di cominciare a leggerlo nell'attesa...

Audrey Witron

Arrivai un po in ritardo, fare la doccia con quel piede era più complicato di quanto pensassi.
Entrai nella biblioteca e chiusi piano il portone, non volevo disturbare nessuno, girovagai tra i grandi scaffali alla ricerca di Josh, non vedendolo da basso, salii con fatica al piano superiore, scrutai tra i vari divanetti che erano sparsi il ragazzo, lo vidi in quello più nascosto, infondo alla sala di spalle, lo raggiunsi e mi sedetti affianco a lui.
Trovato qualcosa..?
Gli domandai sorridendo.

Joshua Simmons

Shh!
Le dissi portando l'indice, prima davanti alle labbra e poi ad indicare il cartone appeso in tutte le sale, che portava scritto "silenzio, per favore".
Poi le passai il libro, dopo aver inserito il segnalibro alla agina a cui ero arrivato a leggere, e le spiegai cos'era sottovoce.
Nel database della biblioteca è presente solo questa biografia, ma sicuramente ci saranno molti più libri inerenti a ciò che cerchiamo nella sezione proibita.
Dissi guardandomi intorno. Nessuno studente aveva libero accesso a quella sezione, anche se io ero riuscito ad entrarci in passato... Certo con molta fatica e qualche guaio!
Questo sembra scritto apposta per la distribuzione scolastica. Ci sono scritte un sacco di rassicuranti fandonie...
Affermai indicando un esempio aprendo il libro in una pagina in cui era spiegato come fosse cresciuta senza preoccupazioni e in una famiglia dolce e comprensiva la giovane Helen.
E' un po' diverso dal diario, non trovi?
Chiesi sarcastico.
Ma per degli studenti va più che bene. Meglio raccontare una bugia fantastica, che una verità sconcertante...
Riflettei inarcando le sopracciglia...

Audrey Witron

Incrociai le braccia, misi il muso e mi sedetti di peso sul divanetto affianco a lui, per scherzare sul rimprovero che mi aveva appena fatto, infondo la biblioteca era praticamente vuota e poi non avevo mica urlato.
E perchè mai avrebbero dovuto tenercelo nascosto..?
Domandai sempre tenendo il broncio.
In fondo cosa vuoi che importa a noi, pensano che non ce ne siamo accorti che avere i poteri non sia proprio poi questa gran figata..??
Domandai ironicamente sbuffando..

Joshua Simmons

La guardai un po' sorpreso per quel cambio repentino di linguaggio e il broncio. Le sorrisi e le dissi piano che le regole non le avevo fatte io, ed ero abituato a seguirle dopo tutti i casini che avevo combinato gi altri anni...
Di motivi per tenerlo nascosto ce ne erano più che per rivelarlo...
Spiegai.
Che cosa succederebbe se si venisse a sapere che la fondatrice... i fondatori!
Mi corressi subito.
Sono ancora in vita? Si spargerebbe il panico fra gli studenti e nessun genitore iscriverebbe i propri figli...
Consclusi...

Audrey Witron

Lui che seguiva le regole..?
Pensai a mezz'ora fa che eravamo nei sotterranei di nascosto.
E perchè si spargerebbe il panico? Anche se fossero ancora vivi hanno sempre creato questo posto, per "aiutarci", e poi non abbiamo la certezza che siano ancora vivi..
Risposi a voce bassa.
Sappiamo solo che Helen potenzialmente potrebbe ancora esserlo.
Lo guardai.

Joshua Simmons

Intercettai il suo sguardo e intuii i suoi pensieri.
Lo sai che è diverso.
La interruppi.
Prima ho fatto un incantesimo per non farci vedere... Ora non posso metterci in una bolla silenziosa: la vedrebbero tutti...
Le sorrisi pazientemente. Poi ripresi il discorso che le avevo tranciato a metà.
Ad ogni modo, credo che ci sia qualcosa di più sotto questa storia.
Dissi abbassando ancor di più la voce...
E credo che non la scopriremo leggendo questo libro.
Affermai chiudendolo...

Audrey Witron

Annuii sorridendo,
Dov'è il libro?
Domandai muovendo solo le labbra senza parlare, scandendo bene le parole per farmi capire, non mi sembrava il caso di parlare del libro in luoghi troppo pubblici, e poi con tutte quelle file di libri non si sapeva se c'era qualcuno in ascolto, indicai le scalette che portavano al corridoio superiore dove c'erano i libri più vecchi che era permesso consultare, il piano si sviluppava con un semplice corridoio che correva lungo le pareti e si poteva vedere il piano sottostante, sicuramente non c'era nessuno che bisbigliava.

Joshua Simmons

Annuii dando delle lievi pacche alla mia cartella tracolla, dove custidivo il libro, in mezzo a quelli di scuola per non dare nell'occhio se qualcuno avesse voluto controllare cosa mi portavo dietro.
Quella situazione mi stava facendo diventare paranoico. Ero sempre convinto di essere spiato e seguito; e sentivo che anche per Drey era così.
La guardai e bisibigliai un: "andiamo", guardando nella direzione del piano nascosto che aveva suggerito. Poi mi alzai raccogliendo i libri che avevo preso a prestito e li rimisi nei propri scaffali, poi tesi una mano ad Audrey per aiutarla ad alzarsi... In fondo aveva ancora il piede fasciato e le stampelle.

Audrey Witron

Accettai la mano di Josh e ci dirigemmo alle scalette..
Me la puoi portare su te..?
Domandai porgendogli la stampella, sarei già stata abbastanza in difficoltà salendo con quel piede, con l'altra mano mi aggrappai alla scaletta e inizia a salirli con difficoltà, ma con un piede alla volta riuscii ad arrivare in cima sana e salva, sorrisi a Josh e gli feci segno di salire.

Joshua Simmons

La raggiunsi, stampella alla mano, e le contornai la vita con un braccio.
Non ti devi affaticare così!
Le dissi severe avvicinandomi al suo orecchio pechè mi sentisse, anche se parlavo piano.
Ti avrei portata in braccio.
Le sorrisi.
Invece così hai attirato l'attenzione di tutti... Non si vede tutti i giorni una zoppa salire le scale saltelalndo.
La presi in giro indicandole gli altri studenti che si erano girati appositamente per lanciare a Drey delle occhiatacce come monito a smetterla di fare tutto quel casino in biblioteca.
Percorremmo il corridoio, e quando funno in fondo estrassi il libro dalla tracolla.
Eccolo.
Le dissi consegnandoglielo.

Audrey Witron

Non è colpa mia!..mi lamentai sottovoce, sono loro che non forniscono le attrezzature idonee per i disabili come me.. scherzai, raggiungemmo un'angolo della stanza e mi appoggiai alla parete e misi le mani a coppa per ricevere il libro, sorridendo ironicamente, lo aprii e passai pagina per pagina, scoprendo anche quelle nuove, stando attenta a non fare la stessa cosa che era successa in serra, sfogliai una pagina, quando le parole ...insomma lui è come me..., mi colpirono e le mostrai a Josh puntando un dito appena sotto alla frase, per far capire che avevo trovato qualcosa.

Joshua Simmons

Mi sporsi in avanti per leggere. Era davvero scuro in quel corridoio. Ma se si doveva leggere perchè non c'erano delle luci? Era sempre una parte della biblioteca!
Lessi velocemente, ma non diedi peso a quelle parole.
Cosa c'è di strano?
Le chiesi con curiosità scrutando il suo volto curioso...

Audrey Witron

Si riferisce ad un uomo con i suoi stessi poteri, potrebbe essere l'altro fondatore...?
Dissi a voce bassa anche se non detti una nota ne interrogativa ne affermativa..
Lo guardai per vedere se aveva capito il concetto, ma appena lo guardai mi incantai, davvero frequentavo un ragazzo così bello..? Mi sembrava strano, quasi una presa in giro, ma non volevo scoprire che i miei sospetti fossero veri, perciò scacciai quei pensieri, ma rimasi lo stesso a fissarlo..

Joshua Simmons

Potrebbe essere...
Dissi perdendomi per qualche tempo negli oscuri meandri della mia bizzarra mente a pensare alle varie possibilità che quella frase poteva offrire... Poi ebbi un sussulto. Ma certo! Che stupido ero stato! Quasi scoppiai a ridere parlando:
Proviamo a leggere tutta la frase prima di giudicare, non trovi?
Proposi alzando lo sguardo verso di lei, che scoprii d osservarmi. Distolsi lo sguardo imbarazzato, perchè non volevo metterla a disagio rivelandole i miei difetti: mi metteva quasi in soggezione che qualcuno mi osservasse... E ora Drey mi guardava con gli occhi di chi è appena riuscito a salire sull'albero della cuccagna accapparrandosi tutti i premi appesi.
Mi girai di nuovo... In effetti erano proprio degli occhi meravigliosi e profondi, però. I più belli che avessi mai visto forse... Sorrisi e le proposi di sederci per terra, appoggiati ad uno degli scaffali a muro, per non affaticare la sua gamba e leggere più "comodamente".
Se vuoi ti faccio luce con il cellulare, come prima.
Le dissi.
Qui dentro è veramente scuro...