Beach party., Continua dal campo di tennis.

Lena Lopez.

Lena era leggermente eccitata per quella festa. Avrebbe dovuto incontrarsi con l'amica Cleo circa alle nove di sera, ma, essendosi preparata in tutta fretta, erano solo le nove meno un quarto. Il che era strano, perché per Lena la puntualità era un'abilità che, se non si aveva, come lei per esempio, non si acquistava nel corso degli anni.
Evidentemente, si era sbagliata. A quel party era arrivata molto in anticipo, ed il perché si doveva solo alla sua curiosità di incontrare nuova gente.
Per quell'occasione Lena aveva deciso di indossare dei mini jeans che assomigliavano di più a culotte e una canottiera scollata fucsia, che lasciava la schiena nuda. Durante la scuola e le lezioni non si era mai azzardata a mettere abiti del genere, era convinta che se qualche professore l'avesse beccata l'avrebbe fatta mandare dalla preside. Ma per quella festa... Lena aveva deciso che avrebbe potuto permetterselo.
Si era posizionata vicino al falò, a distanza di sicurezza però, nel caso che fosse arrivata qualche scintilla. E intanto scrutava in giro, magari sarebbe riuscita a vedere qualche faccia amica, oppure anche Cleo, se anche lei avesse avuto l'idea di arrivare un po' prima delle nove.

Prof.ssa Cleophée Estelle Du Bois

Appena rientrata nella mia stanza, nella palazzina staccata dove risiedevano i professori, chiusi dietro di me la porta e gettai a terra la sacca con dentro le cose di Tennis.
Mi tolsi la felpa e la gettai sulla poltrona. Era ancora presto e decisi di prendere una birra fredda dal frigorifero e bermela in pace guardando qualche telefilm alla tv. Mi ero così tanto rilassata che appena l'occhio mi cadde sull'orologio del videoregistratore sussultai: le otto e mezzo!
Mi precipitai su per le scale e raggiunsi la mia camera da letto dove spalancai le ante dell'armadio e mi misi a estrarre tutto ciò che trovavo gettandolo sul letto.
Cosa mi metto?
Non ero più abituata ad uscire da quando insegnavo lì al C.P.P. Me ne stavo sempre rinchiusa nel mio appartamento o a lezione, concedendomi di tanto in tanto una visitina al campo di Tennis.
Finalmente trovai cosa indossare (click me), e uscii soddisfatta di casa.
Entrai in auto e l'accesi. Ci misi pochissimo a fare il giro dell'isola per ritrovarmi alla spiaggia in cui si teneva il party, e quando ci arrivai parcheggiai con calma e scesi tranquillamente. Erano le nove in punto.
Girai con aria beatà intorno all'enorme falò e appena vidi Lena mi avvicinai salutandola:
Spero di non averti fatta aspettare a lungo. Sei qui da molto?

Lena Lopez.

Era passato solo un quarto d'ora da quando Lena era arrivata, e all'improvviso vide Cleo che la salutava.
...Oh, no, figurati! Sono arrivata qualche minuto fa, ma ne ho approfittato per guardare un po' in giro.
Sì, era stato proprio così: non era riuscita ad avvicinarsi a nessuno per fare nuove amicizie, ma si era comunque un po' riscaldata vicino al falò, anche se, essendo una serata di giugno in cui la brezza marina era l'unica cosa che potevi sentire, non ce n'era un gran bisogno.
Scosse la testa, e si concentrò solo sull'amica: portava elegantemente una camicetta blu scuro molto attillata e abbastanza trasparente, dei jeans lunghi a sigaretta risvoltati per lasciar vedere le scarpe con tacco 12 o più. Potava i capelli sciolti, lunghi e mossi, e anche una piccola pochette in cui, Lena presuppose, ci dovevano essere le sigarette e tutto quello che poteva servire a Cleo in qualunque occasione. Peccato, a lei non era venuto in mente di portarsela, anche se in realtà non ne aveva nemmeno bisogno.
Com'è elegante, prof!
Esclamò la ragazza dopo qualche secondo. Sì, era veramente elegante, anche se i tacchi alti, sulla spiaggia, dovevano per forza sprofondare.

Prof.ssa Cleophée Estelle Du Bois

La ringraziai e ricambiai i complimenti, in quanto la trovavo davvero carina quella sera: rispetto a quando veniva a lezione si era lasciata un po' andare e sembrava proprio pi a suo agio.
Poi notai il suo guardo alle mie scarpe e mi appoggiai a lei per levarmele.
Fortuna che sono venuta in auto!
Esclamai.
Se mi aspetti qui un attimo vado a metterle via là, così non me le devo portare in mano per tutta la sera.
Le spiegai rimanendo scalza.

Lena Lopez.

Lena annuì veloce, sorridendo, a Cleo. Per fortuna lei si era messa solo delle comode infradito, che non le davano nessun fastidio.
Osservò la prof mentre ritornava all'auto, guardandosi intorno. Anche se era arrivata la prof non voleva dire che doveva passare tutta la serata con lei...Perciò stava ancora cercando qualche volto amico, magari anche solo visto di sfuggita, per salutare quella persona.
Nessuno, Lena non conosceva nessuno di quelli che vedeva sulla spiaggia. Dopotutto, non è che avesse avuto grandi contatti con il mondo oltre ai suoi compagni, e, in effetti, nessuno le stava così simpatico da organizzare un'uscita insieme.
Dopo qualche secondo, vide Cleo ritornare da lei, scalza e sorridente.
Lena aveva un buon presentimento, si sarebbero di sicuro divertite quella sera.

Prof.ssa Cleophée Estelle Du Bois

Guardando Lena sbirciare lì intorno i volti dei ragazzi presenti, pensai che forse non ne conosceva molti. Decisi di presentarle qualcuno, in quanto io li vedevo sempre a lezione, e c'erano veramente pochissimi sconosciuti a quella festa per me. Feci così mente locale per farmi venire in mente chi poteva andarle a genio, qualcuno che avesse più o meno gli stessi interessi e potesse andare d'accordo con lei. D'un tratto mi venne a salutare un alunno che avevo soltanto da qualche mese, ma che era assolutamente perfetto per Lena. Erano praticamente identici, e venivano dallo stesso Paese. E in più avevano anche la stessa età!
Lo salutai cordiale e subito passai alle presentazioni, sperando che scattasse una scintilla fra i due e cominciassero a fare amicizia.
Peter! Che piacere! Posso presentarti Lena?
Dissi voltandomi verso di lei.
E' una mia amica.
Gli spiegai sorridendo.

Edited by ›Michy. - 13/6/2011, 17:16

Lena Lopez.

Lena fu colta di sorpresa da quell'affermazione. Un ragazzo alto, biondo, con gli occhi azzurri era lì davanti a lei che le sorrideva. Le stava porgendo la mano, in attesa che lei gliela prendesse.
Con entusiasmo, Lena si scambiò uno sguardo d'intesa con Cleo, cercando di ringraziarla per questo. Poi si rivolse all'affascinante sconosciuto, a cui porse la mano in segno di piacere. Le sorrise; aveva un volto bellissimo.
Pi-piacere...
Biascicò lei, un po' imbarazzata da tanta bellezza. Lo osservò per bene: dalla maglietta bianca, decisamente aderente, si potevano intravedere i muscoli delle braccia e del petto...
In confusione, Lena gli rivolse soltanto un piccolo imbarazzato mezzo sorriso. Con uno sguardo e un volto euforico, si affrettò ad aggiungere:
Io sono Lena. Davvero tanto piacere, Peter.



Edited by ›Michy. - 13/6/2011, 17:18

Prof.ssa Cleophée Estelle Du Bois

Lena sembrava entusiasta di conoscere finalmente qualcuno. E che qualcuno! Lud era forse il più bello e intelligente fra i miei alunni.
Perché non ci spostiamo dal falò?
Proposi.
Comincio a sentirmi bruciare!
Esclamai ridendo.
Fa caldo, no?

Lena Lopez.

Ancora guardando quell'affascinante ragazzo che la prof le aveva appena presentato, Lena rispose alla prof.
Certo. Andiamo...
Arrossì un poco, ma non era per il calore del fuoco, anzi. Tutt'altro. Era veramente un ragazzo stupendo, bello come il sole. E Lena, ora, nutriva profonda stima per la prof che gliel'aveva presentato.

Prof.ssa Cleophée Estelle Du Bois

Mollai uno sguardo d'intesa a Lena e mi staccai da loro una volta raggiunto un nuovo posto lontano dal falò.
Ragazzi, io comincio ad avere sete, e vorrei fumarmi una sigarella!
Li guardai facendo l'occhiolino.
Non vi dispiace se mi allontano un po', vero?
Chiesi retoricamente.

Lena Lopez.

Raccogliendo lo sguardo d'intesa della prof, Lena sorrise e annuì.
Non si preoccupi, Cleo, faccia pure con calma!
Ricambiò il suo occhiolino, cercando di non farsi vedere dal ragazzo, che intanto osservava la situazione con quei suoi meravigliosi occhi blu chiari.
Lena lo guardò di nuovo, e arrossì ancora sulle guance. Si voltò appena per non fargli vedere il suo rossore, poi si mise una ciocca di capelli dietro l'orecchio.